DAV Coil è un’azienda certificata Best People 1st®2023.
Insieme a hengi sta ideando progetti per crescere il valore dell’organigramma, l’impegno sociale e aziendale e creando una forte cultura dell’innovazione radicata in tutta l’organizzazione.
In DAV Coil, dal 1969, si crede nella gestione responsabile dell’energia. L’obiettivo è quello di costruire un futuro più sostenibile aiutando le aziende a ridurre al minimo il loro consumo energetico migliorando l’efficienza dei processi termici.
Mario Lonardi è il CEO di DAV Coil e si è reso disponibile nel rispondere ad alcune domande:
Passione, tenacia, condivisione, eccellenza e disciplina sono i valori che rendono unica DAV Coil. Come questi valori creano il collante fra le persone?
Questi cinque valori sono frutto di una condivisione creata grazie anche all’aiuto di hengi con i secondi livelli. Siamo stati protagonisti di un percorso veramente interessante e che ci ha messo fin da subito in discussione.
Siamo abituati alle avventure di tipo “tecnico”, essendo un’azienda che produce scambiatori di calore. Abbiamo iniziato proprio dalla passione perché la passione per noi è il valore principale che mette in movimento tutti i nostri neuroni. Grazie all’unione delle idee scateniamo innovazione, quindi abbiamo compreso che il nostro secondo valore è la condivisione. L’eccellenza, il nostro terzo valore, sta nei nostri prodotti; trovare la soluzione giusta per il cliente è sempre stato il nostro obiettivo principale. Puntiamo ad avere sempre prodotti innovativi ed eccellenti. Questa è la linea di congiunzione dei tre valori ed è ovvio che per poter portare avanti questo ambizioso progetto ci vuole soprattutto la tenacia che è la cosa che ci contraddistingue da sempre. La disciplina, infine, regola il ritmo e il raggiungimento di tutti gli obiettivi.
Un codice etico condiviso con il mercato e un 2023 molto intenso, come può un’azienda in forte espansione vivere ogni giorno la vera coerenza?
L’azienda è nata nel 1979 grazie al fondatore Signor Zancanaro che purtroppo ci ha lasciato qualche anno fa. Zancanaro ha sempre avuto l’obiettivo di creare valore aggiunto in ogni prodotto realizzato.
Basti pensare che nel lontano 1997 eravamo in 10 persone e attualmente la nostra attività vanta più o meno 60 risorse, è stata una lenta ma continua crescita, supportata – negli ultimi anni – da una decisione importante da parte della compagine societaria ovvero quello di investire sia in tecnologia che in risorse umane.
Se dovessi descrivere Mario Lonardi oggi, come leader dopo due anni con hengi, come lo descriveresti?
Da ingegnere nasco abbastanza quadrato e appassionato al lavoro. Appassionato soprattutto alla parte produttiva e meno incline ad uno sguardo profondo verso le risorse dell’azienda.
Grazie a hengi ho cambiato il mio modo di pormi verso le persone all’interno dell’organizzazione, abbiamo fatto un grande lavoro in primis su di me, per poter evolvere – sempre di più – da tecnico ad allenatore. Quindi grazie a hengi abbiamo realizzato una piramide al rovescio, dove io non sono all’apice ma piuttosto al servizio di tutti i miei collaboratori.
Amo dare l’esempio ed essere coerente ai valori. Il mio cambiamento, rifacendomi alla tua domanda, è proprio legato al cambio di mentalità.
Raccontaci dell’esperienza vissuta all’interno della tua azienda rispetto ai progetti a forte impatto umano.
Crediamo fermamente nei progetti a forte impatto umano, così sono partito proprio dalle persone già presenti in azienda e insieme siamo cresciuti. Preferisco, da sempre, investire sulle risorse umane interne e creare percorsi formativi sia di tipo tecnico che manageriale.
L’azienda, per me, è una piccola società e come tale ha le sue vicissitudini. Questa piccola società inserita in un territorio ( il nostro è davvero meraviglioso) ha bisogno di essere appoggiata con diverse attività locali promosse proprio dai miei dipendenti e io ne vado veramente fiero.
Com’è cresciuta la tua leadership intermedia negli ultimi mesi e che vantaggio hai riscontrato fino ad oggi?
È sicuramente cresciuta in maniera oserei dire quasi esponenziale. Fino a qualche tempo fa non avrei mai potuto assentarmi dall’azienda per qualche giorno o qualche settimana perché questo comportava una serie di disguidi. Adesso, grazie a una squadra coesa e proattiva, mi posso permettere di pensare oltre.
I miei manager stanno crescendo in maniera importante e stiamo cambiando organizzazione anche a livello digitale, c’è un meraviglioso fermento di idee tanto che capita anche di far fatica a dare ordine, però è davvero emozionante vivere questa continua crescita.
Ci racconti della tua esperienza con il nostro software Best People 1st®?
Siamo stati forse una delle prime aziende a credere in questo grande progetto. La gestione delle risorse umane credo sia una delle cose più difficili, i processi produttivi, gli aspetti tecnici sono standardizzati e regolarizzati da una disciplina condivisa, quindi replicabile. Avere uno strumento capace di monitorare il sentiment e valorizzare ogni singola risorsa, dalla più rumorosa (più facile da gestire) alla più silenziosa (spesso di difficile interpretazione) rende la nostra organizzazione più sensibile.
I manager oggi hanno accesso al software con l’obiettivo di evolvere e crescere le proprie squadre.
Perché rinnovare, anche quest’anno la fiducia in hengi e cosa ti aspetti da questo 2023 che parla, sempre di più, di persone?
Sono ormai due anni che collaboriamo in maniera positiva. Anche la mia organizzazione ha sempre valorizzato la nostra Partnership riconoscendo un modello assolutamente nuovo, sicuramente fuori dal coro, un’eccellenza dell’ingegneria umana. Ci date l’opportunità di affrontare sempre nuove sfide e questo per noi è molto importante. L’obiettivo è quello di estendere il modello a tutta l’organizzazione andando oltre i manager.