26 agosto 2015
A breve, avremo il nostro 3° incontro annuale sulla leadership presso hengi house.

Tale avvenimento sta diventando, man mano che cresciamo, come l’appuntamento dove tutti, clienti e noi di hengi, ci fermiamo una giornata per riflettere il nostro ruolo per gli altri, nell’area della scienza imprenditoriale. Un appuntamento nel quale desideriamo confrontarci su come stiamo affrontando la sfida unica di osare il progetto sfidante aziendale per la felicità e la libertà delle persone. Vista la condotta, a volte, tanto faticosa di questa sfida, prendere respiro per ripartire assieme più decisi è tappa fondamentale per la nostra crescita.

È facile arguire che siamo tutti immersi in un’evoluzione di mercato mai vista prima. Stiamo finalmente capendo che aspetti inflazionati di falsa economia, come la borsa e le decantate speculazioni, strumentalizzate da una “facile” stampa, sono sempre meno importanti e demotivanti per chi, gli imprenditori, sono tenuti a misurarsi con l’economia reale, ovvero con il confronto continuo col risultato.

Siamo distratti da accadimenti sociali “normali” in un pianeta che sempre più si sta diffondendo come identità unica (vedi le migrazioni, ma anche la mercificazione delle religioni o la livellazione delle economie emergenti con quelle consolidate) e non realizziamo che oggi stiamo assistendo al momento più favorevole per la crescita del genere umano.

Ogni volta che viaggiamo, ci innamoriamo di culture diverse che, nella loro diversità, hanno sempre da completarci in qualcosa. Soprattutto, quando torniamo in Italia, ci accorgiamo in quale paese meraviglioso viviamo e di quante opportunità avremmo da esaltare. È vero, esistono situazioni inaccettabili, vedi isis, continue guerriglie taciute in africa, false democrazie, etc., ma sarebbe da chiedersi a chi conviene ciò. Sarebbero tante le domande da fare e da farsi.

Il mercato odierno sta sfaldando la maggior parte delle politiche monetarie e finanziarie e, oltremodo, sta mettendo in crisi gli approcci tecnici di marketing sugli aspetti strumentali come prezzo, prodotto, servizio, punto vendita e pubblicità. La scorciatoia od il trucco commerciale non funzionano più, in particolar modo, le teorie economiche di isolati accademici universitari si rivelano inefficaci o inverosimili nella loro comprensione ed applicabilità.

Facebook non è nata dai professori, ma dagli studenti, Apple è stata creata da un grande commerciale e non da un provetto ingegnere informatico, la Ferrero non è un esempio di matrice di Porter applicata alla perfezione, ma una grande cultura aziendale basata su valori familiari. Gli esempi potrebbero essere molteplici.

Grazie al confronto giornaliero con voi nelle vostre aziende, tutte le volte che vedo realizzare l’ennesimo successo imprenditoriale è perché avete messo in gioco i valori, l’organizzazione, l’empatia coi clienti e la prospettiva più alta
di migliorabilità.

Sapete cos’hanno in comune le aziende di successo? Semplicemente, sono organizzazioni che hanno idee.

Idee di credere fortemente ed in maniera quasi ossessiva in ciò che hanno scelto di essere per gli altri; idee per decidere di ottenere i risultati di più alta qualità umana desiderabile attraverso i propri prodotti e servizi; idee di mettere in gioco, per l’ennesima meravigliosa volta, la creatività collettiva delle persone che ci accompagnano in questo viaggio, senza guardare se trattatasi di collaboratori, clienti o fornitori. Per noi, come noi per loro, siamo soltanto persone che hanno idee. Siamo persone.

Il mercato delle merci sta diventando il mercato delle idee.

È la svolta che ci ha portato il terzo millennio. Epoca futura tanto attesa, ma non capita collettivamente per il totale valore di cambiamento che sta generando. Chi lo sta realizzando e, veramente, affrontando sta vivendo una prosperità, non solo giustamente economico-finanziaria, ma anche una prosperità individuale e valoriale che lo porta ad essere al centro del proprio progetto di vita, per e con gli altri.

La noia mortale di leggere ancora accademici ed economisti conversare di innovazione dirompente ed evolutiva ci distrae dall’unica vera innovazione che è oggi ascoltata e premiata dalla collettività: l’innovazione sociale, ossia l’innovazione delle persone.

Innovare, per meglio dire, portare per donare nuove idee verso il fornitore, verso il cliente e verso il collaboratore per pretendere altrettante idee per decidere, insieme, in cosa credere per creare il reale profitto per la società. L’economia
è una scienza sociale e a nulla valgono la mistificazione dell’ultima ora verso una complicazione ingannevole del sistema mercantile mondiale. Pensare insieme, cambiare il dialogo, condividere i progetti, sognare la visione, sono i valori decisivi ed il value-how necessario per diffondere il miglioramento per tutti.

L’innovazione sociale, nel suo aspetto più radicale, quindi globale verso l’interno ed esterno dell’azienda, è la sfida contemporanea della leadership. Realizzare persone migliori la nostra grande visione fantastica.

Ci vediamo il 18 settembre. Vale.

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Autore

Luis Humberto Ferrari Blanco

Luis Humberto Ferrari Blanco

Laurea in Economia e Commercio all'Università degli Studi di Parma, con specializzazione in Marketing Internazionale. Ha sempre inseguito tre passioni: le persone, l'economia e la matematica. Il 18 ottobre 2012 fonda hengi, human engineering, insieme a Claudio Baldassini e Sara Gavazzi, quest’ultima purtroppo deceduta prematuramente nell'agosto 2017.
Luis Humberto Ferrari Blanco

Luis Humberto Ferrari Blanco

Laurea in Economia e Commercio all'Università degli Studi di Parma, con specializzazione in Marketing Internazionale. Ha sempre inseguito tre passioni: le persone, l'economia e la matematica. Il 18 ottobre 2012 fonda hengi, human engineering, insieme a Claudio Baldassini e Sara Gavazzi, quest’ultima purtroppo deceduta prematuramente nell'agosto 2017.

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