L’hengi leadership event del 27 gennaio 2017, presso l’Hilton Garden Hotel di Mestre, ha rappresentato un momento fondamentale e delicato di confronto con gli imprenditori ed in chi crede nella vocazione sociale ed economica del capitalismo.

Infatti, l’appuntamento è stato l’occasione ideale per riflettere su come oggi le organizzazioni stanno affrontando il mercato attuale. Un mercato, come ricordato più volte, caratterizzato da tre fattori, quali l’incertezza, l’impulsività e la velocità, arricchitesi, nell’ultimo periodo, di un quarto fattore ancora più sfidante: i tre fattori anzi menzionati sono in piena accelerazione. I 4 parametri evidenziano come oggi il mercato stia diventando o un ecosistema economico altamente favorevole, o un magma consumistico avido di imprese non più utili da eliminare in poco tempo.

Per tale motivo, riflettere sul fondamento di gestire e crescere organizzazioni sempre più intelligenti, ossia capaci di pensare insieme sia internamente che esternamente con ogni attore che partecipi direttamente o indirettamente al sistema impresa, ed ambiziose, ossia che sviluppino il più forte senso di altruismo come valore che esalti l’individuo nella collettività, è vitale per iniziare il terzo millennio come protagonisti di un clima mondiale che sta premiando e premierà i “migliori”.

Essere i migliori, ameinon, decide un atteggiamento contributivo atto a generare un atto sociale che è il forte credo.

Tale atteggiamento è la conseguenza ideale per approcciarsi al grande obiettivo sfidante contemporaneo rappresentato dal mercato delle idee.

Il mercato delle idee. Cosa significa?

È chiaro che le imprese da sempre hanno vissuto di idee e che nel contesto economico vincesse chi avesse l’intuizione migliore. La differenza, però, è che ogni idea era perlopiù frutto di uniche o poche teste pensanti e che fossero finalizzate a realizzare per il mercato un prezzo, un prodotto ed un servizio migliore.

Il mercato era visto come l’ennesima opportunità per prendere il più possibile ad appannaggio di un accumulo di ricchezza circoscritto ad un esclusivo gruppo di persone.

Oggi, la differenza è nel fatto che il mercato, sempre di più, sta desiderando e premiando le organizzazioni che realizzano il valore di “pensare insieme” per migliorare la qualità di vita dell’intera collettività, attraverso prezzi, prodotti, servizi e momenti di socializzazione importanti.

Ecco che il comunicare sta prendendo il posto del comparire, il realizzare soluzioni insieme del vendere ed il valore della crescita del mero fatturato.

Siamo alle prese, per la prima volta nella storia dell’umanità, in cui tre generazioni con forti connotazioni fortemente diverse partecipano alla vita sociale ed economica mondiale. Ai baby boomers e alla x generation si sono aggiunti prepotentemente i cosiddetti millennials, i quali stanno rivoluzionando il modo di agire insieme e di vivere il mondo attuale.

Non più solo comunicare un vantaggio economico per le persone, non più solo offrire uno stile di vita a cui identificarsi, ma sempre più il valore di “stare insieme” per rendere il mondo un posto migliore per gli esseri umani.

Oggi, il mercato sta premiando gli attori che hanno idee, ossia chi decide il più forte credo nelle proprie decisione. Senza idee, le variabili incontrollabili del mercato sono problemi e mai opportunità

Tale credo sfocia nella creatività, ossia nella capacità di creare le condizioni per ottenere la massima utilità ed unicità. Il semplice “fare” non è più sinonimo di successo e produttività (trappola dell’esecutore demotivato)

Il confronto col risultato è il dato stabile che deve generare crescita. Senza crescita collettiva il risultato è incompleto, ossia fine a se stesso e non più altamente desiderabile

Il cambiamento, ossia il miglioramento continuo, è il prodotto che si aspetta il mercato come condizione strutturale per l’evoluzione e la prosperità. Non solo, quindi, ottenere risultati di crescita, ma migliorare continuamente tali risultati per la crescita continua.

Diciamolo apertamente: le ultime generazioni nate dopo gli anni ’90 sono decisamente migliori di noi.

Hanno chiaro che l’impresa è un sistema socio-economico che esiste per migliorare la vita delle persone e per permettere di crescere tutti, e non solo i soliti, senza più danneggiare il pianeta che viviamo. Questo approccio radicale va oltre le persone, le razze, le nazionalità e, soprattutto, gli attuali ordini statici mondiali.

Qualcuno sta parlando di “nuovo rinascimento”, di rivincita dell’illuminismo. A me piace pensare che finalmente abbiamo rimesso l’uomo al centro, uscendo dalle superstizioni e dalle strumentalizzazioni delle finzioni sociali quali potere dei governi, delle religioni, del dio denaro della finanza e dal bieco conservatorismo della parte più anziana della società.

Per giustizia di adam smith, il capitalismo sta rinvenendo nella sua reale entità di scienza sociale che crea economia, per meglio dire di un sistema di pensare ed ottenere insieme che permetta a “tutti” di migliorare la propria vita, senza danneggiare quella degli altri.

Nel mercato delle idee, per l’appunto, chi ha idee genera il successo duraturo delle imprese. Il leader oggi crea il contesto migliore in cui ogni attore diretto ed indiretto è coinvolto nel pensare a costruire l’impresa, e di conseguenza l’organizzazione più utile ed unica del mercato.

Utilità

Unicità

Nei principi etici di utilità ed unicità, l’impresa assume il massimo valore sociale ed economico per il mercato. Rappresenta, quasi magicamente, il valore di più alto desiderio per la collettività mondiale nel voler ricreare le condizioni positive del “vivere, scambiare e crescere insieme” che le nefaste teorie di keynes e friedman hanno inevitabilmente lacerato fino al fatidico 2007 e che oggi stiamo ancora pagando immeritatamente.

Come anzi detto, oggi il leader deve diffondere la leadership, intesa come valore continuo di educare le persone a crescere come organizzazioni con continua intelligenza collettiva. Il risultato è l’atteggiamento decisivo e determinate delle organizzazioni ad essere prospero e prospettico cambiamento per il cambiamento positivo del pianeta.

mercato delle idee

atteggiamento dell’organizzazione 

chi decidiamo di essere in termini di massima utilità ed unicità

per la massima desiderabilità nel mercato

atteggiamento pro-attivo per creare le condizioni 

e non essere in base alle condizioni 

Le organizzazioni che decidono il forte credo di creare imprese di massima socialità per l’evoluzione economica di essere miglioramento, nel contesto capitalistico, per il pianeta, mettono il gioco il principio etico della pro-attività. Assumono un atteggiamento che realizzi come massimo valore dell’impresa la crescita delle persone, attraverso prezzi, prodotti, servizi ed inter-relazioni. La cultura aziendale definita e diffusa nel coinvolgimento, l’ordine delle priorità strategiche, atto a rendere tangibile tale cultura aziendale, condiviso ed assunto come obiettivo sfidante e motivante, l’ordine del sistema aziendale come progetto di organizzazione delle persone per dare qualità metodica alla crescita e l’assunto che l’impresa “produce” persone migliori tra persone migliori, sono gli avamposti che permettono oggi di pretendere il diritto etico del successo duraturo crescente nel mercato delle idee.

L’economia riprende il valore della crescita come valore pensabile, ottenibile e scambiabile per tutti, in modo da uscire dai sintagmi, pericolosi perché distruttivi, della falsa crescita economica.

La grande bugia che il sistema macro-economico possa decidere, in quanto auto-referenziata, di essere capace di realizzare l’equilibrio economico ed essere arbitro della giustizia economica e quindi sociale del mondo, sta svanendo di fronte alla verità del cambiamento migliorativo per tutti della crescita collettiva, umana ed economica e non più elitaria e speculativa.

falsa
crescita
economica

contesto
macroeconomico

sintagmi:

ricchezza 

consumi

produzioni di merci

attraverso: 

erogazioni di servizi 

occupazione

capitale

ricerca scientifica

innovazione tecnologica

espansione
economica

contesto
microeconomico

sintagmi:

profitto

felicità

persone migliori

attraverso:

la persona al centro

crescita delle persone

investimento sociale ed economico

scientificità dell’impresa

innovazione radicale

Il mercato delle idee, a discapito dei disvalori creati dal contesto macro-economico “anti-capitalista”, sta diffondendo la verità dei valori che deve produrre il sistema socio-economico chiamato impresa: profitto, felicità e persone migliori.

Se “la fabbrica non produce persone migliori”, come asseriva Adriano Olivetti, l’essere impresa non ha senso di esistere, poiché, attraverso l’ideologia del materialismo, diviene l’ennesimo elemento di imbarbarimento delle masse per la schiavitù moderna del sostentamento ed indebitamento economico.

Mercato delle idee: essere il sistema socio-economico più intelligente ed ambizioso per la prosperità e prospettiva collettiva.

La sfida è lanciata. Ora sta a noi coglierla per rendere il mondo il posto migliore per gli esseri umani.

Vale.

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Autore

Luis Humberto Ferrari Blanco

Luis Humberto Ferrari Blanco

Laurea in Economia e Commercio all'Università degli Studi di Parma, con specializzazione in Marketing Internazionale. Ha sempre inseguito tre passioni: le persone, l'economia e la matematica. Il 18 ottobre 2012 fonda hengi, human engineering, insieme a Claudio Baldassini e Sara Gavazzi, quest’ultima purtroppo deceduta prematuramente nell'agosto 2017.
Luis Humberto Ferrari Blanco

Luis Humberto Ferrari Blanco

Laurea in Economia e Commercio all'Università degli Studi di Parma, con specializzazione in Marketing Internazionale. Ha sempre inseguito tre passioni: le persone, l'economia e la matematica. Il 18 ottobre 2012 fonda hengi, human engineering, insieme a Claudio Baldassini e Sara Gavazzi, quest’ultima purtroppo deceduta prematuramente nell'agosto 2017.

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